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Ottobre 28, 2025Hum, la città più piccola del mondo, è situata su una collina nel mezzo del carso istriano e conta appena una cinquantina di abitanti secondo il censimento del 2021 (1). Pur estendendosi su una superficie di solo alcune migliaia di metri quadrati, questo gioiello medievale possiede tutti gli elementi di una vera città – dalle porte cittadine e dalle mura difensive fino alle proprie elezioni del sindaco. Nonostante le dimensioni, Hum custodisce una ricca storia, un patrimonio culturale e un segreto inaspettato: la biska di Hum, una grappa tradizionale preparata con il vischio e erbe medicinali.
Molti visitatori restano sorpresi dal fatto che un insediamento così piccolo abbia lo status ufficiale di città. Hum fu infatti storicamente fondata come fortezza e per secoli ha conservato la sua struttura all’interno delle mura altomedievali(1). Il patrimonio glagolitico, gli affreschi unici e l’elezione del sindaco “leto dan” ogni anno confermano che il valore culturale spesso supera le mere dimensioni. Di seguito scoprirete perché Hum ha ottenuto il titolo di La città più piccola d’Europa e perché dovrebbe essere parte del vostro viaggio in Istria.
Perché Hum è chiamata la città più piccola del mondo
Quanto è grande Hum?

Fisicamente, Hum occupa uno spazio estremamente ridotto. Le mura circondano un’area di circa 100 metri di lunghezza e 35 metri di larghezza(2), il che equivale a meno di 3,5 mila metri quadrati all’interno delle mura. La parte occidentale della città è costituita da mura difensive ben conservate, mentre sugli altri lati le case sono letteralmente incorporate nei bastioni(1). In questo ambiente di pietra si trovano solo due passaggi lastricati, una ventina di case, una loggia cittadina e un campanile del 1552(1).
Questo confine rigorosamente definito è preservato da oltre nove secoli – dall’XI secolo non è sorto alcun nuovo edificio al di fuori delle mura(2). Per questo molti considerano Hum una macchina del tempo urbana, che in pochi passi permette di intravedere il passato stratificato dell’Istria.
Cosa la rende una città e non un villaggio?
Nella maggior parte dei Paesi le città sono definite dalle dimensioni e dal numero di abitanti, ma nell’Istria medievale lo status di città veniva conferito in base a diritti e infrastrutture(3). Hum aveva le sue mura cittadine, porte, campanile, chiesa parrocchiale e loggia, e perciò ottenne lo status di città nonostante il basso numero di abitanti(2). Questa tradizione di autonomia amministrativa è preservata ancora oggi: ogni anno a giugno gli uomini della parrocchia si riuniscono nella loggia cittadina e scelgono il sindaco “na leto dan” incidendo i voti su un bastone di legno chiamato raboš(5). Questa usanza, ripristinata nel 1977, è considerata una delle più antiche tradizioni democratiche d’Europa e conferma che Hum non è un villaggio, bensì una città con le proprie istituzioni.
Popolazione e confronto della superficie
Il censimento del 2021 registra 52 abitanti(1), un aumento significativo rispetto ai 17 del 2001 e ai 30 del 2011(4). La struttura demografica è equilibrata: 13 abitanti sotto i 15 anni, 24 in età lavorativa e 15 oltre i 65 anni(4). La densità è di circa 4 persone per chilometro quadrato – drasticamente inferiore alle diverse migliaia di abitanti per km² delle città più grandi come Zagabria(3). Questi numeri rendono Hum quasi incredibile, ma allo stesso tempo ne sottolineano il fascino come destinazione tranquilla e autentica.
Passeggiata nella storia di Hum
Prima menzione nel 1102
Hum è citata per la prima volta nel 1102 in una donazione del margravio Ulrico II, dove è indicata come “Hulm”(1). Il nome probabilmente deriva dal termine italiano colmo (cima) ed è evoluto nei secoli fino alla forma attuale. Questa precoce menzione rende Hum una delle città abitate ininterrottamente più antiche della regione.
Fortificazioni medievali e architettura
L’insediamento si sviluppò attorno a un castello dell’XI secolo(1). Tra l’XI e il XII secolo furono erette massicce mura difensive, conservatesi fino a oggi(1). Una particolarità di Hum è che le case su tre lati sono incorporate nelle mura – una soluzione pratica che protegeva gli abitanti e faceva risparmiare spazio(2). Sul lato occidentale le mura sono indipendenti e l’intero complesso è disposto lungo due vie parallele(1). Sopra la città svetta un campanile alto 22 metri, eretto nel 1552(1), mentre le porte cittadine hanno assunto l’aspetto attuale nel 1562(2).

Nella parte più alta della città, dove un tempo sorgeva il castello, oggi si trova la chiesa parrocchiale dell’Assunzione della Beata Vergine Maria del 1802(1). La chiesa presenta una facciata neoclassica ed è riccamente ornata con oggetti liturgici in argento e dorati(2). Nel cimitero fuori le mura si trova la cappella romanica di San Girolamo (XII sec.) con affreschi unici in stile bizantino(1).
Ruoli del Regno Franco e di Venezia
A causa della sua posizione strategica, Hum ha cambiato più volte dominatore nei secoli. Dopo il Regno Franco passò a nobili croati locali, per essere poi presa dai patriarchi di Aquileia(1). Nel 1412 Venezia conquistò Hum e la mantenne sotto la propria amministrazione per quasi quattro secoli(1). In epoca veneziana la città acquisì elementi decorativi tipici dell’architettura veneta. Dopo la caduta della Repubblica di Venezia nel 1797, Hum passò sotto dominio austriaco e in seguito divenne parte della Croazia moderna.
Tesori culturali nascosti a Hum
Il Viale dei Glagoliti e i suoi monumenti
Una delle maggiori attrazioni culturali è il Viale dei Glagoliti – una strada lunga sette chilometri che collega Roč e Hum. L’accademico Josip Bratulić concepì questo “museo a cielo aperto”, e lo scultore Želimir Janeš realizzò 11 monumenti monumentali tra il 1977 e il 1985(2). Ogni monumento celebra la glagolitica, la più antica scrittura slava, e raffigura figure ed eventi significativi della storia croata: la Colonna del Sabor ciacavo, la Mensa di Cirillo e Metodio, il Belvedere di Gregorio di Nin e la Porta di Hum come punto finale(3). Percorrere questo viale offre una combinazione unica di storia, arte e natura.
Affreschi di San Girolamo
Nel cimitero fuori le mura si trova la chiesa romanica di San Girolamo del XII secolo(1). All’interno sono conservati rari affreschi con scene dell’Ultima Cena, della Deposizione e della Sepoltura di Cristo(2). Sui muri sono incisi anche circa 40 graffiti glagolitici, tra cui il celebre Graffito di Hum(1), a conferma dell’importanza della città come centro della prima alfabetizzazione croata.
Chiesa parrocchiale dell’Assunzione di Maria
La chiesa parrocchiale barocca del 1802(1) con cinque altari in marmo conserva preziosi oggetti liturgici e un dipinto del pittore italiano Baldessare d’Anna del 1600(2). La chiesa unisce elementi tardo-gotici, rinascimentali e barocchi, che la rendono un particolare monumento di architettura sacra.
Loggia cittadina e elezione annuale del sindaco
Hum è nota per una particolare tradizione democratica. Ogni anno nel Giorno di Hum, la seconda sabato di giugno, gli abitanti si riuniscono davanti alla loggia cittadina per eleggere il nuovo sindaco(5). Si vota incidendo il proprio voto su un bastone di legno (raboš), e la somma delle tacche determina il vincitore(5). Questa usanza, documentata negli archivi e rilanciata nel 1977, è simbolo di autonomia e coesione della comunità.
Lapidario e iscrizioni glagolitiche
Fino all’inizio del XIX secolo Hum fu uno dei principali centri della scrittura glagolitica. Il lapidario nel centro della città espone tre iscrizioni in pietra in glagolitico(2). Oltre a queste, esistono altre otto note iscrizioni glagolitiche su carta, campane e lastre di pietra(1). Questi monumenti testimoniano l’alto livello culturale e di alfabetizzazione che questa piccola città ha mantenuto nei secoli.

Il segreto della biska di Hum
Cos’è la biska e come si prepara?
La biska è una grappa istriana tradizionale preparata con grappa di vinaccia casalinga, vischio bianco e quattro tipi di erbe medicinali (2). Mescolando gli ingredienti e lasciandoli macerare per mesi si ottiene un liquido ambrato dal gusto ricco. A Hum la ricetta è custodita da generazioni e trasmessa oralmente.
Origine celtica della ricetta
Secondo la tradizione, la ricetta della biska ha circa 2 000 anni e risale ai druidi celti(2). I Celti consideravano il vischio bianco una pianta sacra e lo usavano in rituali per preparare pozioni che donano forza, coraggio e salute(2). Questo profondo filo storico collega i distillati di Hum alle antiche credenze e conferisce loro un fascino particolare.
Proprietà curative e significato culturale
La biska, oltre che come aperitivo, è usata come rimedio naturale contro l’arteriosclerosi e per regolare la pressione sanguigna(2). Nel 2005 Hum è stata proclamata “Città della biska”(2), a conferma dell’importanza di questa grappa per l’identità locale. La ricetta originale è stata preservata dal parroco Josip Vidal, noto erborista, e la biska è così diventata simbolo di tradizione e comunità.
Dove assaggiare la biska autentica
La biska di Hum autentica si può degustare al ristorante Humska konoba, dove i visitatori possono servirsi la grappa direttamente dalle botti di legno(2). Ogni ottobre a Hum si tiene la Rassegna delle grappe istriane, un festival delle grappe in cui vengono presentati distillati da tutta l’Istria. I visitatori possono assaggiare la biska, la medovača (grappa al miele), la ruda, l’iperico e molte altre grappe aromatizzate(2) e godersi un allegro ritrovo nella piazza(6).
Conclusione
Nonostante le dimensioni modeste, Hum offre un’esperienza straordinariamente ricca. La città più piccola del mondo non è solo una curiosità turistica, ma una testimonianza vivente della storia e della tradizione croata. Le mura medievali, le iscrizioni glagolitiche, l’elezione del sindaco e la leggenda della biska creano un’atmosfera che incanta ogni visitatore. Gli appassionati di storia apprezzeranno l’architettura e i monumenti ben conservati, mentre i buongustai potranno scoprire i sapori dell’Istria attraverso la biska, la maneštra e i fuži.
Se desiderate vivere l’Istria autentica e passeggiare per vie in cui il tempo si è fermato, Hum è la destinazione ideale. Dedicate tempo alla visita del Viale dei Glagoliti, all’assaggio della biska di Hum e alla partecipazione a tradizioni uniche. Trovate un alloggio a Hum o nei dintorni e immergetevi nella storia più silenziosa che la Croazia abbia da raccontare. Questo gioiello nascosto dimostra che le dimensioni non sono decisive per la grandezza dell’esperienza.
```Riferimenti
1. Istrapedia – Hum
2. Expat In Croatia – Hum, Croazia: la città più piccola del mondo
3. Eurotours Villas – È vero che Hum, Istria, è la città più piccola del mondo?
4. Wikipedia – Hum, Contea dell’Istria
5. Kulturistra – Giorno di Hum – Elezione del sindaco „na leto dan“
6. Taste of Croatia – Hum: Festival della grappa fatta in casa


